Didattica molto speciale

Didattica molto speciale
Vincenza Palmieri
2013
Armando Editore

 

COMUNICATO STAMPA

“Didattica molto speciale” – Storia e Metodi
di Vincenza Palmieri – (Armando Editore 2013)

E’ con vivissima emozione e soddisfazione che annunciamo la pubblicazione del nuovo libro della Prof.ssa Vincenza Palmieri “Didattica molto speciale” – Storia e Metodi, edito da Armando Editore, nella collana “Politiche Sociali e dintorni” da lei stessa diretta.

Ultimo nato di una lunga, approfondita bibliografia, quest’ultima pubblicazione promette di seguire le fortune di “K come Kurdistan”, “Il coraggio di vincere”, “A misura di bambine e di bambine” e soprattutto di “Mai più un bambino…”, testimonianza vibrante di un Programma che sta attraversando e conquistando l’Italia intera, grazie ad eventi straordinari, convegni ed iniziative che stanno sensibilizzando sulla questione dei Diritti dei Minori un territorio, quello del nostro Paese, ancora troppo poco informato, indignato, impegnato.

Anche “Didattica molto speciale” rappresenta un viaggio; un viaggio nella storia della didattica e metodologia italiana, che prende le mosse da una particolare esperienza territoriale realizzata nel Comune di Miglionico (MT) grazie all’applicazione della Legge 285/97 “Prime opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”.

Tramite la Scuola Alcologica del compianto Carlo Lombardo, la scrittura creativa di Patrizia Di Franco, il laboratorio di Logica Matematica di Paola Gravela e quello di  rilegatura artigianale di Gianni Schiuma, abili e “specialmente abili” insieme compiono i primi passi nella Pedagogia Familiare e nella Didattica Efficace.

Questa pubblicazione arriva in un momento particolarmente importante: risale a pochi mesi fa, infatti, il recepimento in sede legislativa (con la Circolare Ministeriale n. 8/2013) dell’istanza avanzata con forza e per anni da Vincenza Palmieri, di realizzare appieno il “Diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà”, con la conseguente affermazione di un altro punto chiave, il Diritto alla personalizzazione dell’apprendimento. Ogni bambino, infatti, ha Bisogni Educativi Speciali.

Affermare in concreto tale diritto, oggi significa quindi “Mettere in campo una serie di strategie di organizzazione della didattica, dei curricula, dei libri di testo che davvero possano garantire che ogni bambino, ragazzo, individuo, per ogni ordine di scuola, possa esercitare il diritto ad apprendere, attraverso appropriata e personalizzata metodologia, senza alcun bisogno di certificazione diagnostica sanitaria che attesti un disturbo inesistente”. I bambini non sono più stigmatizzati quali portatori di una malattia, dunque, ma bisognosi Invece di metodologia e progettazione educativa.

Ecco, allora, che l’esperienza della Legge 285/97, inghiottita poi dalla norma di riordino dei Servizi Socio Assistenziali (Legge 328/00) rimane ancora oggi profondamente da ripensare, partendo proprio da quello che è stato prima di essa: la Storia della Scuola Italiana ed il modo con cui i Governi e i suoi Ministri hanno inteso dover sancire il Diritto allo Studio prima e all’Apprendimento poi.

Perché i progetti didattici intergenerazionali, funzionali a bisogni educativi MOLTO speciali e i percorsi attuali sono figli di una politica per le famiglie che passa anche attraverso la formazione, la competenza e la partecipazione.